Ucraina: Putin bombarda centrale nucleare, Bitcoin e Borsa in picchiata, cosa succede

Bitcoin scende del 5% nelle ultime 24h. Non una volatilità peggiore del solito, ma esaminiamo tutti i motivi a poche ore dal devastante bombardamento in Ucraina, da parte della Russia di Putin, contro la centrale nucleare più grande d’Europa.

Bitcoin risponde sempre al sentimento delle persone esposte a questo asset. Vediamo perché ha risposto negativamente nelle ultime 24h, dopo aver dato segnali di ripresa nell’ultima settimana.

Sono quattro gli aggiornamenti più importanti del giorno nel mondo di Bitcoin e delle criptovalute, immergiamoci insieme!

Bitcoin precipita dopo che la Russia ha bombardato una centrale elettrica in Ucraina

Il bitcoin è crollato del 5% nelle prime ore di questo venerdì 4 Marzo, a seguito del drammatico sviluppo dell’invasione in Ucraina da parte della Russia. La più grande criptovaluta del mondo è scesa ai minimi di $41.000 dollari dopo che la più grande centrale nucleare d’Europa è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze russe.

Ciò ha successivamente provocato un incendio in un edificio di addestramento vicino, suscitando il timore che uno dei reattori nucleari del sito fosse danneggiato. Al calo di BTC si aggiunge un forte calo delle borse asiatiche. Questo indica che il recente disaccoppiamento tra azioni e criptovalute potrebbe essere stato di breve durata.

Lugano rende Bitcoin “de facto a corso legale”

Una città svizzera ha proclamato Bitcoin valuta a corso legale “de facto”, insieme alla stablecoin Tether e al suo token nativo USDT. Lugano afferma che la mossa è progettata per garantire che la Svizzera diventi “un importante hub per l’adozione della blockchain europea“.

Per fare questo ha bisogno di sbloccare casi d’uso concreti e convincenti per le comunità locali. Le misure proposte includono consentire a cittadini e aziende di pagare le tasse in criptovaluta, nonché di acquistare beni e servizi di uso quotidiano. “Lugano è una città vivace, piena di innovatori e pensatori lungimiranti“, ha detto Paolo Ardoino di Tether.

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OpenSea blocca improvvisamente gli utenti in Iran

Il più grande mercato NFT del mondo ha improvvisamente bloccato tuttu gli utenti dell’Iran, in quanto il paese è soggetto alle sanzioni statunitensi. Gli appassionati di NFT proprietari di un account OpenSea affermano di non aver ricevuto alcun preavviso che sarebbe stato negato loro l’accesso.

I divieti sono in atto, lo ha confermato OpenSea, affermando che le persone che risiedono nei territori inseriti nell’elenco delle sanzioni americane non possono acquistare, vendere o trasferire NFT attraverso la sua piattaforma.

Infura (una piattaforma per lo sviluppo delle blockchain) ha tagliato fuori gli utenti che risiedono nelle aree separatiste dell’Ucraina, tra cui Donetsk e Luhansk, ma gli sforzi per bloccare gli indirizzi IP in queste località hanno inavvertitamente finito per avere un effetto sugli utenti in Venezuela.

Shake Shack: cashback in Bitcoin 

Shake Shack, una catena di fast food, sta iniziando a offrire cashback sugli acquisti in Bitcoin ai clienti. Secondo il Wall Street Journal, l’azienda sta facendo tutto questo nella speranza che la criptovaluta gratuita attiri i clienti più giovani ad “acquistare da loro gli hamburger”.

Il quotidiano riporta che i clienti riceveranno il 15% del valore del loro acquisto in BTC, tuttavia, a patto che la transazione avvenga utilizzando la carta di debito di Cash App.

L’esperimento avrà luogo da qui a metà marzo e, in caso di successo, Shake Shack afferma che potrebbe prolungare il programma ad oltranza ed accettare la criptovalutaa come metodo di pagamento.

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