Vendere on line è pericoloso, se il finale è al bancomat: le vittime confermano

Ogni giorno considerando il contesto che spesso viviamo il rischio concreto per quello che è nostro è più che mai vivo.

Quante volte abbiamo temuto per l’incolumità dei nostri risparmi, in coda al bancomat o al momento di effettuare qualsiasi operazione che prevede una transazione finanziaria on line. Quante volte i dubbi ci hanno di fatto assaliti, immaginando chissà quale scenario ipotetico dietro qualsiasi banale operazione. Il dubbio esiste perchè il rischio è vivo, concreto, ogni giorno.

Bancomat truffa
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Il quotidiano, dunque, nasconde delle insidie che spesso ignoriamo. Eppure le cronache proprio giorno dopo giorno ci restituiscono una situazione, una condizione del nostro paese e non solo di quello che dovrebbe in ogni caso metterci in guardia, renderci consapevoli del fatto che spesso non tutto ciò che ci appare innocuo può di fatto esserlo fino in fondo. Quello che spesso manca alla nostra percezione della realtà, è il presentimento, vivo, che nonostante i nostri eventuali timori, il tutto potrebbe compiersi, indisturbato, quasi senza nemmeno darci la sensazione del fatto compiuto.

Il rischio truffa, lo dicono i dati, lo dice la realtà che viviamo, che apprendiamo dai giornali e dalla tv è alto, molto alto, in alcuni casi anche troppo. Nonostante tutto, però si continua a gestire ogni aspetto della nostra vita, anche quelli che potrebbero incappare in losche dinamiche come se nulla potesse sfiorarci. Apparentemente consapevoli ma realisticamente disattenti, ingenui e sempre o quasi sempre in buona fede. Cosa potrebbe succederci allora? Quali sono questi rischi tanto concreti, tanto evidenti. Mail, sms, false comunicazioni ma anche tanto altro di più.

Vendere on line è pericoloso, se l’epilogo è al bancomat: attenzioni alle eventuali indicazioni ricevute dal potenziale compratore

Di truffe, almeno stando a ciò che ci raccontano o a qualcosa che magari abbiamo potuto vivere in prima persona, ne conosciamo parecchie. Si va, come detto, dalle false comunicazioni bancarie, che ci chiedono di completare eventuali procedure, di confermare la nostra identità per poi mettere avere mano libera sui nostri risparmi, alla finta consegna. Un pacco in giacenza chissà dove, da sbloccare dietro pagamento di una commissione. Anche li, pagine artefatte, link ingannatori e la possibilità concreta di perdere tutto. Ci sono poi altre tipologie di truffe di cui spesso nemmeno conosciamo la natura, perchè ancor più subdole ed inattese. Una di queste riguarda la compravendita on line.

La truffa arriva via sms, l’incubo non finisce più: incredibile quello che ti può accadere

Il tutto avviene su per giù in questo modo. Si parte da un annuncio di vendita di un oggetto, parliamo quindi dell’utilizzo di piattaforme che di fatto mettono in contatto venditore e compratore per giungere ad un accordo in merito all’acquisto eventuale di un qualsiasi genere di articolo. La vittima in questo caso è addirittura il venditore. Il fantomatico soggetto interessato all’acquisto chiederà per l’appunto al venditore di recarsi al più vicino sportello Postamat per intascare i soldi da lui inviati sul suo conto. A quel punto si entrerà nel vivo di una vera e propria farsa.

Il truffatore convincerà il venditore, potenziale vittima a seguire le sue istruzioni per intascare i soldi inviati. Chiederà però di andare sulla funzione “ricarica”, fornendo le istruzioni opportune per farsi inviare dei soldi, invece che trasferirli alla vittima. A quel punto, il “gioco” è fatto. Il finto compratore scomparirà dalla circolazione con il bottino in tasca ed al venditore, vittima ignara resterà oltre che l’oggetto invenduto, l’amaro in bocca per quanto capitatogli.  La raccomandazione, nel caso in cui ci dovesse trovare in una simile situazione è quella di tenere bene in mente che cliccando sulla funzione “ricarica” al Postamat si andranno a trasferire soldi, non a riceverne.

Detto ciò, il consiglio degli esperti è quello di stare alla larga da soggetti che avanzano dubbie pretese, sia che si stia provando ad acquistare che a vendere oggetti sul web. Iniziative o consigli contorti spesso nascondono l’inganno, e da questo, è meglio stare quanto più alla larga possibile.

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