I danni delle tempeste geomagnetiche: blackout e meteo impazzito, cosa succede

Ultimamente è un gran parlare dei danni delle tempeste geomagnetiche, che stanno causando un sacco di problemi. Cosa sta succedendo?

Solamente ieri abbiamo pubblicato un articolo che trattava di “Space Weather”, una nuova modalità di tenere sotto controllo gli eventi meteo… dello Spazio. Sì, perché a quanto pare le tempeste solari ci stanno danno un sacco di grane. Solo nelle ultime 24 ore, eventi estremi hanno colpito i satelliti di Elon Musk.

tempeste geomagnetiche

Ma perché tutto a un tratto queste tempeste geomagnetiche? In realtà, come spiegano gli scienziati, il fenomeno è nato praticamente con il Sole, e con esso morirà. Il fatto è che ci sono dei cicli temporali in cui questi fenomeni si intensificano. Le temibili radiazioni solari arrivano sulla Terra, anche se siamo protetti dallo scudo magnetico. E allo stato attuale possono fare danni ingenti. Il perché è presto detto: siamo in una fase storica in cui tutto o quasi è regolato da strumenti digitali. Che sono altamente sensibili alle radiazioni. Ecco che se da una parte siamo sempre più connessi, dall’altra siamo sempre più fragili.

Certo non si prospettano scenari apocalittici, almeno per il momento. Ciò grazie agli scienziati, ingegneri ed esperti di tutto il mondo che studiano senza sosta valide soluzioni. Quello che è successo in queste ultime ore, però, fa un po’ preoccupare.

Tempeste Geomagnetiche: cos’è successo ai satelliti di Elon Musk

Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che Elon Musk sta investendo miliardi di dollari per un progetto ambizioso: quello di dare una copertura internet satellitare in ogni angolo del mondo. Per farlo, sta lanciando una rete molto importante di satelliti. Alcune “scie” di questi satelliti sono visibili anche dalla Terra, e sembrano nuove stelle del firmamento.

I “piani” di Elon Musk sono anche molto più ampi del previsto: da quando ha creato nel 2002 SpaceX, la Space Exploration Technologies Corporation, l’obiettivo è, tra le altre cose, colonizzare Marte. In più di un’intervista Musk ha dichiarato che ormai per la Terra c’è rimasto ben poco da fare e che se l’umanità vuole sopravvivere a sé stessa dovrà colonizzare altri pianeti.

Senza andare oltre in queste considerazioni, possiamo però dire che Musk non ragiona “a vuoto”. Per colonizzare i pianeti e per agevolare le comunicazioni tra astronauti durante le operazioni, vanno implementate le telecomunicazioni. Ecco che il lancio massiccio di satelliti è uno dei tanti tasselli del puzzle che ci vedrà, forse, vivere e lavorare sul Pianeta Rosso.

Purtroppo però il Sole ci ha messo lo zampino: ben 40 dei satelliti lanciati lo scorso febbraio hanno subito danni irreparabili da una tempesta geomagnetica. Uno stop ai lavori in corso che sicuramente non è piaciuto a Elon Musk, e nemmeno al suo portafogli.

È la società stessa che racconta in un comunicato l’accaduto: “il giorno successivo al lancio una tempesta ha causato un aumento della densità e della temperatura dell’atmosfera proprio dove i satelliti erano stati indirizzati dal razzo Falcon9, a circa 210 km. I dispositivi non sono tuttavia riusciti a posizionarsi dove era previsto che finissero a causa dell’aumento della resistenza fluidodinamica, superiore alle previsioni: una spinta verso la Terra più elevata del 50% rispetto ai precedenti lanci. Insomma, non sono finiti nell’orbita giusta e alla corretta altitudine“. I satelliti stanno già cadendo verso la terra, incendiandosi, e altri bruceranno precipitando verso l’atmosfera terrestre invece di raggiungere i fratelli “più fortunati”.

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