La minaccia arriva direttamente dallo smartphone: conti correnti svuotati

Un nuovo allarme una nuova terribile minaccia per gli utenti di ogni parte del mondo. La minaccia stavolta parte da lontano.
Nel campo delle truffe on line, è cosa nota, le possibilità per malintenzionati provetti o meno sono al limite dell’infinito. Ogni settimana possiamo tranquillamente venire a conoscenza attraverso  le cronache di una nuova forma di truffa, di una nuova modalità di azione di una nuova tipologia di approccio per provare in un certo senso fregare il prossimo.
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Ci troviamo di fronte ad un fenomeno ormai tristemente radicato nella nostra società. La dinamica in questione chiaramente non prevede un atteggiamento nei limiti di ciò che è concesso agli occhi della legge, anzi. Parliamo di ciò che avviene, sul web in quanto a tipologie di raggiri ben radicati. Vere e proprie tecniche truffaldine che vengono messe in atto in svariati modi per colpire gli utenti più “fragili” in un certo senso, quelli che agiscono sempre in buona fede, che nemmeno immaginano di poter essere raggirati.
Colpire quelli che di fatto sono i prodotti finanziari dei cittadini, conti correnti, carte prepagate e qualsiasi altro elemento riconducibile a questioni per l’appunto di natura finanziaria. Si attaccano quindi i conti correnti come specificato attraverso comunicazioni truffaldine che hanno il solo scopo di intrufolarsi attraverso appositi link nei sistemi home banking dei cittadini. Questo genere di truffe restano indubbiamente tra le più diffuse, anche se al momento nuove dinamiche di natura truffaldina stanno facendosi avanti, in alcuni casi in arrivo addirittura da altri continenti.

La minaccia arriva dallo smartphone: il virus Brata arriva direttamente dal Brasile

Cleafy Labs aveva già lanciato l’allarme nel 2019 circa l’arrivo di un nuovo virus informatico. Si tratta di un “prodotto” altamente competitivo, pur restando nella categoria di quegli elementi assolutamente illegali e della dubbia provenienza tecnica. Brasiliano, denominato Brata, il virus in questione è in grado di accedere e quelle che sono le nostre applicazioni più utilizzate sullo smartphone. A forte rischio quindi quelle riguardanti e-banking, che possono letteralmente essere svuotate dal virus in questione.
Il tutto nasce nel momento in cui il virus brasiliano in questione dispone di un aggiornamento che gli consente di operare anche al di fuori dei confini nazionale, una vera e propria manna dal cielo insomma per i truffatori alle spalle del sistema. Oggi il virus è in grado di infettare tranquillamente gli smartphone. Come? Nel modo classico, quello maggiormente radicato se cosi si può dire. Un messaggio un link di quelli proibiti ed una sorta di applicazione che si installa automaticamente.
Antispam, il nome dell’applicazione in questione, apparentemente innocua ma potenzialmente pericolosissima. Il danno poi nel caso specifico è addirittura doppio perchè l’app in questione oltre ad infettare le app di natura finanziaria e quindi derubare il cittadino ignaro, costringe successivamente questi a resettare lo stesso smartphone prima di poterlo riutilizzare. Un danno insomma non indifferente, anche se nemmeno minimamente paragonabile alla possibilità concreta di perdere tutti i propri risparmi.
Il rischio insomma non è per niente da sottovalutare. Parliamo potenzialmente di vedere andare in fumo i propri risparmi. Perdere tutto quello che in quel momento è salvato sul nostro smartphone, certo il danno minore ma in ogni caso un danno. Come proteggersi da tutto ciò è molto semplice. Per gli utenti con sistema operativo Android basta soltanto non cedere alle richieste in installazione di applicazioni di protezione che non risultano all’apparenza sicure o che non provengono dagli shop ufficiali.
Il rischio è sempre dietro l’angolo e nessuna situazione per certi versi è da ritenersi sicura. L’attacco può avvenire in qualsiasi momenti e di questo gli utenti devono esserne consapevoli. Attenzione quindi a sottovalutare ogni minimo indizio, il raggiro potrebbe davvero coglierci quando meno ce lo aspettiamo.
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