Dark Web: arrestato e condannato a 8 anni, cosa è successo

Martedì, Tal Prihar, l’ex operatore del sito che indicizza il dark web DeepDotWeb, è stato condannato a otto anni di carcere per riciclaggio di denaro.

Dal 2013 al 2016, Prihar (37) e il co-imputato Michael Phan (34) hanno gestito DeepDotWeb (DDW). Si tratta di un sito di notizie che collegava anche gli utenti a mercati darknet dove potevano acquisire malware illegali, armi, dati finanziari rubati, strumenti di hacking, fentanil, eroina e altri prodotti illeciti.

Polygon Network Bounty
Polygon Network Bounty

Prihar e Phan sono entrambi cittadini di Israele. Si ritiene che Prihar e Phan abbiano raccolto 8,4 milioni di dollari. Avrebbero ricevuto i pagamenti in Bitcoin e in criptovalute per collegare i clienti a mercati illegali della darknet.

La sua strategie per operare nel dark web

Per nascondere l’origine di questi pagamenti, Prihar li ha cambiati in denaro fiat e ha riciclato i fondi tramite Bitcoin aggiuntivi e conti bancari che controllava con il pretesto di organizzazioni di copertura.
Il dominio DeepDotWeb è stato confiscato nel maggio 2019 dal Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti in collaborazione con la polizia di Israele, Brasile, Francia, Germania e Paesi Bassi, secondo The Verge. Il Pittsburgh Field Office dell’FBI ha esaminato la situazione.

Elon Musk e Jeff Bezos perdono miliardi per il crollo dei mercati tech e crypto

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha affermato che Prihar, che è stato catturato in Brasile, si è dichiarato colpevole nel marzo 2021, mentre Phan rimane in Israele ed è ora in attesa di processo di estradizione.

Prihar è stato condannato da un giudice del tribunale distrettuale del distretto occidentale della Pennsylvania. Questi gli li ha ordinato di consegnare 8,4 milioni di dollari in contanti, il suo laptop ASUS, iPhone e conti di scambio di criptovaluta presso Kraken, Binance e OKCoin. Prihar ha già accettato di restituire i soldi.

Si prevede che la decisione del tribunale statunitense creerà un precedente secondo cui non solo gli operatori di darknet. Ma anche chiunque faciliti l’accesso a tali mercati, sono soggetti a procedimento giudiziario. È probabile che qualsiasi sito Web che faciliti l’accesso al contrabbando per gli utenti in cambio di un pagamento attiri l’attenzione dell’FBI.

Impostazioni privacy