Bitcoin crolla, El Salvador compra di nuovo. La grande scommessa del paese

El Salvador, il primo governo ad accettare bitcoin come moneta a corso legale, ha acquistato altri 410 bitcoin per 15 milioni di dollari, per il presidente Nayib Bukele è un grande affare trovarlo a questi prezzi.

A settembre, El Salvador è diventato il primo paese a riconoscere bitcoin come moneta a corso legale, installando bancomat bitcoin e obbligando le aziende ad accettare la criptovaluta.

Bukele in seguito ha promesso di costruire una Bitcoin City esentasse sulla costa salvadoregna, di accelerare la cittadinanza per alcuni investitori blockchain e di costruire strutture geotermiche per l’estrazione di bitcoin, trasformando potenzialmente il paese centroamericano in un hotspot globale di mining di criptovalute. Il dollaro USA è l’altra valuta ufficiale di El Salvador.

Il controverso rapporto di Bukele con Bitcoin e FMI

Nonostante ciò abbia reso Bukele una sorta di guru o eroe delle criptovalute, l’adozione da parte di El Salvador del bitcoin come moneta a corso legale ha generato proteste diffuse da parte dei salvadoregni che ritenevano che la decisione danneggiasse la gente comune mentre avvantaggiava gli investitori benestanti.

Secondo Al Jazeera, i manifestanti anti-bitcoin in San Salvador hanno issato cartelli e dato fuoco a pneumatici davanti all’edificio della Corte Suprema fino a quando non sono stati dispersi dalla polizia pesantemente armata.

Il debito nazionale di El Salvador, nel frattempo, è salito a oltre il 50% del PIL. Il rating del paese è stato declassato a Caa1 da Moody’s a luglio, a significare un rischio di credito molto elevato. Secondo Moody’s, gli scambi di bitcoin di El Salvador aumentano il rischio di credito del paese. Nonostante le cautele espresse dal FMI circa l’adozione di Bitcoin e criptovalute a corso legale, El Salvador ha chiesto al Fondo monetario internazionale un prestito di 1,3 miliardi di dollari.

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