Il “buy the dip” di Bitfarms: altri 1000 BTC in saccoccia

La società di mining ha approfittato del crollo degli ultimi giorni, ed il 10 Gennaio 2022 ha aggiunto 1000 BTC al suo patrimonio.

Sono sempre di più le grandi aziende che vogliono esporsi a BTC. L’ultimo grande movimento è stato quello di Bitfarms, società di mining, che ha aggiunto 1000 BTC al suo portafoglio. Il capitale totale, dopo l’iniezione da $43.000.000, sale a 4300 BTC secondo le fonti ufficiali.

La nostra strategia aziendale consiste nell’accumulare il maggior numero di Bitcoin per il costo più basso e nei tempi più rapidi, a beneficio dei nostri azionisti. Durante il calo di BTC, mentre i prezzi dell’hardware di mining rimangono alti, abbiamo colto l’opportunità di spostare il denaro in Bitcoin” riferisce Emiliano Grodzki, fondatore e CEO di Bitfarms.

Bitfarms, come è iniziata

A novembre, a seguito dell’acquisto di un terreno nello Stato di Washington, l’azienda di mining ha annunciato la sua intenzione di costruire il suo primo data center negli Stati Uniti. Il sito web della società riporta una capacità totale di estrazione di 106 MW al momento della stesura, responsabile per 2,2 exahashes al secondo. Grodzki mira ad aumentare questo tasso di oltre il 260% entro la fine dell’anno, a 8 EH/s.

Nonostante ancora molti media citino il potenziale impatto ambientale del crypto mining, Bitfarms sostiene che le sue strutture in Canada siano alimentate quasi interamente da energia idroelettrica. L’azienda ha attualmente 10 mining farm in funzione o in fase di sviluppo in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Argentina e Canada.

BTC si fa strada tra gli asset tradizionali

Il 2021 ha gettato le fondamenta della rivoluzione blockchain: la quotazione di Coinbase, El Salvador, il primo Etf autorizzato dalla Sec, l’istituzione di un dipartimento dedicato presso l’Occ statunitense.

Questi avvenimenti hanno cambiato per sempre il mondo di Bitcoin che diventa a tutti gli effetti una asset class di investimento, praticamente un “titolo” che potrà essere comprato in banca, al pari di azioni e obbligazioni, anche in Italia.

I wallet di cryptovaluta sono oggi 250 milioni e secondo le stime potrebbero toccare quota 2 miliardi nei prossimi tre anni. Le fondamenta di questo trend sono state gettate nel corso del 2021 grazie a una serie di eventi:

  • 14 aprile. Si quota a Wall Street Coinbase. Approda sul Nasdaq senza passare da un’Ipo ma tramite la quotazione diretta. La valorizzazione complessiva della società in base al prezzo di apertura di 380 dollari è di 100 miliardi di dollari (la seduta si chiuderà a 328 dollari, per una valutazione complessiva del gruppo intorno agli 85 miliardi). La quotazione di Coinbase è di per sé un endorsement del mondo cripto: la Sec, autorizzandola, ha dichiarato di fatto che un exchange produce valore al pari di altre attività produttive di settori diversi;
  • 7 settembre. El Salvador è il primo paese ad adottare il bitcoin come valuta a corso legale a fianco al dollaro.
  • 15 settembre, la Cina dichiara illegali tutte le criptovalute, bandendone l’acquisto anche attraverso exchange stranieri. 
  • 15 ottobre. le cripto entrano nel piano operativo di vigilanza bancaria dell’Occ (Office of the Comptroller of the Currency).

 

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