L’Europa dichiara guerra agli alcolici, vino e birra sotto accusa: cosa sta per accadere

Una vera e propria crociata contro le particolari bevande considerata più che pericolose. L’Europarlamento va all’attacco.

Alcolici
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Una vera e propria crociata che prende il via da una iniziativa del Parlamento Europeo. La matrice e l’azione dei tale azione sembrano avere una chiara definizione, siamo di fronte ad esponenti politici con le idee chiare rispetto a ciò che può essere dannoso o meno per la nostra salute, quindi meglio che la politica passi all’azione e di preoccupi di dire le cose come stanno. Protagonista in questione è l’alcol, o per meglio dire le bevande alcoliche. Per loro, almeno in Europa potrebbero esserci preso importanti novità, di certo non piacevoli.

Vino e birra su tutti come un qualsiasi portatore potenziale di tumore. E’ questa l’idea che hanno in mente coloro i quali si fanno promotori di una proposta di legge ben precisa. Quello che sta a cuore di alcuni rappresentanti politici è preservare la salute dei cittadini europei, questa, a modo loro rappresenterebbe una concreta azione in questo senso. Il Comitato speciale Beca (Beating Cancer, battere il cancro), commissione istituita lo scorso febbraio all’Europarlamento che ha il compito di stilare un rapporto tale da produrre un piano specifico d’azione europeo riguardo l’incidenza di tumori, prevenzione e lotta ad essi.

L’Europa dichiara quella agli alcolici: i passi della proposta di legge

La commissione Beca voterà la struttura portante del report per il quale, provvedendo alal propria produzione ha lavorato negli ultimi mesi. Il dossier in questione, poi andrà sottoposto al voto dell’assemblea plenaria del Parlamento europeo nei primi mesi del 2022. Eventualmente, ciò che emergerà dalla votazione in questione non avrà alcuna valenza normativa. Il punto però sembra apparire chiaro. Se il Parlamento dovesse esprimersi a favore del dossier Beca, ci sarà un chiaro indirizzo politico che di certo provvederà ad alcune precise operazioni e misure.

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Ciò che si vorrebbe far emergere è la pericolosità del prodotto alcolico al pari di quello a base di tabacco. L’azione tende a bollare come pericolosi, cosi come avviene per le sigarette, i sigari e quant’altro e di conseguenza escludere di fatto dalla vita pubblica anche le sostanza alcoliche. Di conseguenza si rischierebbe un crollo totale di una fetta di economia di quei paesi che tramandano e valorizzano una particolare cultura enogastronomica. Pensiamo inoltre agli eventi che andrebbero del tutto cancellati. La maratona tra le vigne del Chianti Classico, la maratona nelle terre del Prosecco, la GimondiBike sponsorizzata Franciacorta o il Valtellina Wine Trail.

Chiaramente, cosi come è successo ad esempio per le sigarette, tali prodotti saranno esclusi da situazioni che potrebbero promuoverne l’immagine. Si pensi alle bottiglie fatte saltare sui podi di Formula1, tutto andrebbe cancellato. Il segretario generale dell’Unione Italiana Vini, Paolo Castelletti, ha cosi commentato in merito agli ultimi eventi. Situazioni che hanno caratterizzato l’azione del Parlamento europeo: “Col voto al cancer plan il futuro del vino è a rischio. Stiamo parlando di un settore che solo in Italia chiuderà il 2021 con un saldo attivo con l’estero per oltre 6,5 mld di euro e che dà lavoro a 1,3 mln di persone“.

La situazione ad oggi è incerta. Non è ancora chiaro cosa potrebbe succedere e come potrebbero evolversi le cose. Il progetto è presente e ben preciso, probabilmente fanno bene coloro i quali sono interessati al settore a temere ripercussioni non indifferenti. L’indirizzo politico è ben chiaro, non è ancora chiaro, invece quanto tutto ciò possa essere concretamente applicabile. I diretti interessati e tutti i cittadini europei, insomma, non possono fare altro che attendere nuovi sviluppi e più decisi chiarimenti in merito.

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