INPS, pensione di invalidità a chi soffre di queste patologie: subito!

L’INPS riconosce alcune patologie che danno diritto alla pensione di invalidità: ma ecco di cosa si tratta nel dettaglio, i particolari

INPS, pensione di invalidità e assegno mensile: patologie e dettagli
Foglio penne (fonte foto: Pixabay)

Sono argomenti delicati, complessi e molto importanti, quelli inerenti alle diverse patologie che sono riconosciute dall’INPS e che danno diritto alla pensione di invalidità, un tema che sta a cuore a molti e che secondo specifiche condizioni vede la tutela da parte dello Stato in diverse forme.

Chi ha una malattia invalidante infatti, può andare incontro ad una serie di difficoltà in svariati ambiti della vita e proprio in tal senso vi sono le forme dello Stato legate alla tutela, siano essere di natura economica, assistenziale, previdenziale, sanitaria.

I trattamenti economici, come spiega Proiezionidiborsa.it nel proprio approfondimento, seguono quanto viene stabilito dalla Legge n.188 del 30 marzo 1971, con l’erogazione di un assegno mensile a colui che ne ha diritto.

Ad individuare per quali patologie va riconosciuto l’indennizzo sono le Tabelle Ministeriali, e come spiega Proiezionidiborsa.it, riguardano diversi apparati e sistemi dell’organismo, nonché il livello di compromissione da esse causate.

Tra le patologie, ve ne sono anche di quelle che colpiscono il sistema nervoso oppure il cervello in via generale, si legge.

Inps e pensione di invalidità e assegno mensile: alcune patologie

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, nei casi certificati, riconosce dunque come detto la pensione di invalidità ai soggetti le cui patologie rientrano nei casi previsti, mediante un assegno mensile al beneficiario che ne ha diritto.

Ad approfondire la questione circa alcune di tali patologie è Proiezionidiborsa.it, che spiega che l’assegno è pari ad un importo di euro 287,09 mensili per invalidi civili parziali, cioè soggetti che una invalidità certificata che si attesta tra il 74% e il 99% per cento, e pari ad euro 651,51 per 13 mensilità nel 2021 per quel che concerne gli invalidi civili totali.

Tale diritto, si legge ancora, viene acquisito laddove si rientri in uno specifico limite di reddito che in modo periodico va dichiarato all‘Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Proiezionidiborsa.it si spiega che nelle casistiche riguardanti le malattie pesistiche che interessano il sistema nervoso, alcune potrebbero anche ottenere il riconoscimento dell’invalidità totale in relazione alle Tabelle Ministeriali.

La demenza grave o l’insufficienza mentale grave, viene spiegato, sono malattie per le quali può esserci il riconoscimento dell’invalidità totale al 100%.

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Si legge inoltre che altre che possono essere riconosciute come patologie invalidanti al 100% la sindrome delirante cronica grave o la sindrome schizofrenica cornica grave con delirio, autismo o profonda disorganizzazione della vita. Allo stesso modo, spiega Proiezionidiborsa.it, l’invalidità totale sarebbe assegnata anche rispetto al disturbo ciclotimia con crisi o forme croniche gravi che hanno bisogno di costante terapia.

Le patologie in questione, si legge, possono colpire in diverse età. Ad ogni modo ed a prescindere da tutto, è opportuno ed importante consultare gli esperti del settore e gli specialisti, a cui poter rivolgere ogni domanda al riguardo e chiarire ogni dubbio, nonché eventualmente seguire le giuste indicazioni dopo aver approfondito la questione tanto in generale quanto nello specifico della propria eventuale situazione.

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