Vitalik Buterin: la storia del cripto-miliardario ti lascerà senza fiato

Vitalik Buterin, a soli 27 anni, è il genio assoluto di Ethereum, basato sul sistema blockchain. Le sue intuzioni, la sua storia, legata a filo a doppio a quella della sua creatura, valgono la pena di essere raccontate e comprese.

Vitalik Buterin, 27 anni, il genio assoluto della criptovaluta, è il “Re Mida” di un nuovo modo di “concepire e di fare finanza”, che sta sconvolgendo tutti gli assetti tradizionali del mondo dell’economia-digitale.

Lui, capello rossiccio, viso furbo e sbarazzino, rappresenta, nell’atteggiamento, l’esatto contrario dello stereotipo del genio della finanza, quello dallo sguardo e dall’atteggiamento stile “nerd american teen movies anni 80”.

Ovvero niente occhialoni, viso pallido, qualche brufolo, aspetto trascurato. E nemmeno forfora tra i capelli a causa dello stress e delle notti insonni trascorse a pensare, pensare e ancora a pensare. Tutt’altro.

Vitalik Buterin: la storia del genio della cripto-economia

L’aspetto decisamente timido potrebbe trarre in inganno, così come le sue t-shirt improvvisate (Buterin non è il tipo da giacca e cravatta), ma non siamo certo di fronte al ribelle “rivoluzionario” di internet che vuole sradicare il sistema. L’aspetto non è quello dell’audace, ma le idee sono chiarissime e la mente luccica come quella di pochi.

Qui siamo sì nel campo del costante e solido studio accademico, ma anche e soprattutto delle intuizioni di un ragazzo, di un uomo, decisamente fuori dal comune. Qui ci ha messo le mani Madre Natura, il resto lo hanno fatto la volontà e l’ambiente familiare in cui è cresciuto. Qui c’è la conoscenza, certo, ma non sono servite le notte insonni a consumarsi sui libri per arrivare dove è adesso.

Vitalik Buterin emigra in Canada a 6 anni

Vitalik Buterin nasce nel 1994 nella città di Kolomna, alle porte di Mosca. Molto, lo deve anche a suoi genitori.

L’essere emigrato in Canada a soli 6 anni gli ha aperto le porte di una nazione straordinaria che in quanto a ricerca scientifica e finanziaria non è seconda nessuna. La decisione del padre di cambiare vita, gli ha permesso di seguire studi e di frequentare ambienti che hanno influito molto sui suoi traguardi futuri.

Giovane, audace, preparatissimo, Buterin è l’uomo che ha avuto il coraggio di lanciare la blockchain di Ethereum nel 2015.

Ed è diventato il più giovane cripto miliardario del mondo all’età di 27 anni. Un lunedì mattina, dello scorso maggio, in una mattina che sembrava come tante, la criptovaluta di Ethereum, Ether, ha superato per la prima volta i 3mila dollari. E così fa segnare un aumento del 325% da inizio anno.

Una discesa incredibile, un risultato inatteso, una traguardo ottenuto alla velocità della luce, frutto delle geniali intuizioni di un “ragazzo” che sta cambiando il mondo.

Le origini del ragazzo di Kolomna

Nel 2012, all’età di 18 anni, e quindi prima di lanciare Ethereum, ha cofondato (e scritto per) Bitcoin Magazine con Mihai Alisie, che in seguito si unì a Vitalik Buterin per fondare Ethereum.

È grazie al padre Dmitry, ingegnere informatico, buon sangue non mente, che Vitalik viene a sapere nel 2011 dell’esistenza del registro distribuito, nato tra anni prima contestualmente ai bitcoin.

Gli inizi come giornalista per una rivista specializzata. Quando veniva pagato in bitcoin

Quando si appassiona al tema e inizia a scrivere articoli per una rivista online specializzata, Buterin viene retribuito qualcosa come 5 bitcoin ad articolo (all’epoca erano circa 4 dollari, oggi sarebbero 250mila).

Il valore dei bitcoin intanto inizia a crescere rapidamente (nel novembre 2013 toccano quota 1.000) e Vitalik decide di lasciare l’università, dedicarsi completamente a questo ambiente e di girare il mondo zaino in spalla per conoscere tutti gli altri appassionati.

C’è però una cosa che non lo convince dei bitcoin: perché utilizzare la blockchain solo per creare una moneta digitale decentralizzata, quando è ovvio che si potrebbe fare molto di più?

È in questa occasione che l’ancora 19enne genio dell’informatica mette davvero alla prova il suo talento, presentando nel 2014 il white paper di Ethereum. Si tratta di una vera e propria piattaforma, regolata dalla criptovaluta ether, sulla quale è possibile creare altre applicazioni basate su blockchain.

Una borsa di studio privata che nel 2014 gli spalancò le porte del successo

Nel 2014, Buterin ha ricevuto la prestigiosa borsa di studio Thiel, che mette a disposizione 100mila dollari ai giovani di età inferiore ai 23 anni per perseguire interessi al di fuori del mondo accademico (invece di andare al college o all’università).

La borsa di studio è finanziata dal miliardario Peter Thiel, uno dei primi investitori in Facebook e laureato alla Stanford University.

Un anno dopo, l’imprenditore russo-canadese e il resto del team di sviluppo hanno lanciato Frontier, quella che hanno chiamato “l’implementazione dell’ossatura del progetto Ethereum”.

Ma cosa è davvero Ethereum?

Buterin ha co-creato Ethereum, una blockchain che permette varie funzioni. Parliamo dello sviluppo di applicazioni e programmi con la potenza delle criptovalute come Ether e i contratti intelligenti.

Parliamo di programmi che possono essere memorizzati e gestiti sulla piattaforma Ethereum.

Questo progetto è stato presentato al pubblico nel 2014, con un team di base composto da Vitalik Buterin, Mihai Alise, Anthony Di Iorio, Charles Hoskinson, Joe Lubin e Gavin Wood. Inoltre, dopo diversi mesi, questo team ha deciso di condurre un’offerta di moneta iniziale (ICO) di Ether, untoken nativo della rete Ethereum.

Oggetto di studio nelle università cinesi

Ethereum è stata fondata come un’organizzazione non-profit con sede in Svizzera, con il compito di supervisionare lo sviluppo del software open source di Ethereum. È stato progettato sui principi di semplicità, universalità, agilità, non discriminazione e non censura.

Il successo di Ethereum è stato enorme, tanto che si è esteso a mercati come la Cina, dove l’ “Università di Pechino” ha creato un laboratorio per ETH per lavorare al miglioramento dei suoi protocolli. Vitalik è anche un partner generale di Fenbushi Venture Capital, una società di capitali con sede in Cina che investe solo in aziende basate su Blockchain.

17 giugno 2016: una data che segna una svolta nella storia di Ethereum

C’è una vicenda che descrive perfettamente la differenza tra le due principali piattaforme basate su blockchain e criptovalute. Ethereum, fondata appunto da Vitalik Buterin, e Bitcoin.

È il 17 giugno 2016 e su Ethereum, che a differenza del rivale permette di appoggiarsi a essa per creare nuove applicazioni, avviene l’imprevisto: un hacker trova un bug in un fondo d’investimenti completamente automatizzato (The Dao) che vive sulla blockchain di Ethereum.

Grazie a questo bug, è possibile ritirare i soldi investiti a più riprese.

In pratica, l’hacker aveva scoperto un modo per utilizzare quel fondo come un bancomat che continua a elargire banconote considerandolo sempre un unico prelievo.

L’hacker, quindi, non ha manomesso il codice, ma ne ha sfruttato un buco. È una truffa o va considerato l’equivalente di un vuoto legislativo, in un ambiente – com’è quello della blockchain – in cui il codice è legge?

Quando Vitalik Buterin salvò la sua creatura da un tracollo prematuro e la rilanciò alla grande

Per i puristi non ci sono dubbi: l’hacker non andrebbe nemmeno considerato tale e la sua azione non può essere punita, perché ha seguito le regole sfruttando il meccanismo del programma. L’autore del furto, mai identificato, aveva però portato via 50 milioni di dollari su un totale di 160 milioni investiti, rubando direttamente dalle tasche di migliaia di sostenitori di questo ambizioso utilizzo della blockchain.

Tutto questo avrebbe dovuto sancire la sconfitta, la disfatta anticipata di Ether e del mondo di Buterin. Tutt’altro. E’ nei momenti difficili, quando stai per crollare, che viene fuori il colpo di coda del campione.

Vitalik Buterin non impiega molto a scegliere il da farsi. E agisce con concretezza e acume, sfruttando il suo prestigio di fondatore di Ethereum dà vita a un hard fork. Stiamo parlando di una separazione irreversibile della blockchain, su cui sono registrate le transazioni. E così, approfittando del fatto che gli ether sottratti non potevano essere convertiti in dollari prima di 30 giorni, annulla gli scambi avvenuti successivamente all’intervento dell’hacker.

Buterin salva così i risparmi di migliaia di persone.

Pragmatismo, etica, credibilità

È un momento cruciale per la storia di Ethereum e della criptovaluta Ether, che messa di fronte a un dilemma opta per il pragmatismo invece che per il purismo. E soprattutto decide di tutelare gli investitori onesti anche a costo di sfatare il mito della irreversibilità della blockchain.

Solo una piccola parte di partecipanti alla blockchain di Ethereum non lo seguiranno, dando così vita a Ethereum Classic.

Una azione geniale che consente a Buterin e alla sua Ethereum di guadagnare ancora di più consensi su consensi. E soprattutto di continuare a godere di una credibilità che lo rendono unico nel mondo delle criptovalute.

La realtà e i numeri pazzeschi di Ethereum oggi, la sorprendente creatura di Vitalik Buterin

La criptovaluta ether oggi ha una capitalizzazione di mercato di 376 miliardi di dollari; seconda quindi solamente a quella del bitcoin che invece si attesta a poco più di mille miliardi di dollari. Il valore di Ether è aumentato in modo considerevole da inizio anno, grazie soprattutto alla crescente popolarità delle applicazioni di finanza decentralizzata (DeFi). Quelle che mirano a sostituire gli intermediari finanziari tradizionali come banche e compagnie assicurative.

Secondo l’aggregatore di dati DeFi Pulse, oltre 72 miliardi di dollari sono ora conservati con i protocolli DeFi, molti dei quali proprio sulla blockchain di Ethereum.

La concorrenza

Tuttavia, Ethereum deve guardarsi dalla forte concorrenza di Binance Smart Chain (BSC), l’infrastruttura blockchain sviluppata dal più grande exchange di criptovalute del mondo. Quest’ultima, in base ai dati di fine aprile scorso, elabora una media di oltre 8 milioni di transazioni su base giornaliera dalla fine di aprile. Ethereum ha chiuso oltre il milione.

Altre blockchain importanti includono Algorand, Cardano, Polkadot e Solana.

Il verbo di Ethereum zaino in spalla

Alla luce di quanto raccontato, dei passi da gigante compiuti fin ora, come possono oggi gli investitori non credere nelle idee di Buterin e soprattutto nella sua Ethereum?

Perché appare chiaro che Vitalik Buterin è pronto a continuare il suo viaggio. Magari zaino in spalla, per diffondere nel mondo il verbo di Ethereum come un moderno profeta, su questo non c’è dubbio.

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