Elon Musk, come ha fatto a diventare il più ricco al mondo? La sua storia ti farà restare senza fiato

Un uomo che sogna come un bambino: un bambino che però è un uomo straordinario, un genio assoluto della finanza, un visionario. Lui è Elon Musk, questa è la sua incredibile storia.

Elon Musk

La genialità è un dono divino, la capacità di farsi strada nella vita, costruendo un vero e proprio impero finanziario, nasce invece dalla conoscenza, dall’aggiornamento, dall’intuizione, soprattutto dallo studio costante.

Non quello dei libri, delle accademie, almeno non solo. Ma dall’analisi profonda del mondo che ci circonda. Le necessità della gente, i loro bisogni, la ricerca spasmodica del nuovo, non senza etica e rispetto del “palcoscenico” su cui siamo attori. Tutto questo lo si fa con percorsi non convenzionali, camminando lungo affascinanti ma tortuose strade.

Curiosità, voglia di scoprire e rivoluzionare il mondo, partendo naturalmente da basi solide, da analisi di mercato approfondite. Perché nessun cambiamento, che si possa definire rivoluzionario, in particolare nel settore dell’economia e del business, può nascere come frutto dell’improvvisazione, dall’oggi al domani.

Elon Musk: un folle sognatore che sta rivoluzionando il mondo

Elon Musk è un imprenditore e inventore sudafricano con cittadinanza statunitense.

Musk nasce a Pretoria il 28 giugno 1971, e sin da subito dimostra una personalità molto curiosa e vivace. Al punto che a 12 anni ha venduto un videogioco scritto da lui stesso in BASIC alla rivista Pc and Office Technology per circa 500 dollari.

Elon Musk rappresenta una delle persone più influenti della scena imprenditoriale di tutto il mondo. Ma soprattutto è una delle personalità più controverse, in senso positivo naturalmente, oggetto di studio da parte di tutto il mondo finanziario.

Elon Musk: geniale imprenditore dal patrimonio stratosferico, ecco la sua storia

Siamo davanti al “fenomeno assoluto” Elon Musk, l’imprenditore, l’uomo, la sua storia, i suoi sogni, le ambizioni, i progressi. E ancora le cadute, i successi stratosferici, i guadagni incredibili.

Ma chi è davvero Elon Musk e come ha fatto ad arrivare ad essere non solo uno degli uomini più ricchi, ma soprattutto più influenti e potenti del mondo?

I suoi interessi si concentrano tutti in business con alto tasso di innovazione. Qui è la chiave del suo successo, potremmo definirla il coraggio di rischiare, il desiderio di andare laddove nessuno ha mai osato. La capacità, corroborata da solidissime basi, di intuire prima degli altri le necessità della popolazione mondiale.

Tesla e la rivoluzione delle auto

Basti pensare che il “Geniale Musk” ha fondato Tesla, una delle compagnie automobilistiche che ha l’obiettivo di rivoluzionare il mercato grazie alla sua tecnologia di auto a guida autonoma e completamente elettriche.

The Boring Company e l’etica del business

Oltre a Tesla, Musk è anche fondatore di The Boring Company, un’azienda che lavora nel mercato delle infrastrutture con l’obiettivo di crearne di nuove e più efficienti per l’intera umanità.

Hyperloop e gli uomini capsula

Uno dei sistemi di trasporto più innovativi è quello chiamato Hyperloop. Si tratta di trasporto ad alta velocità che si basa su tubi a bassa pressione su cui far viaggiare passeggeri umani e merci all’interno di capsule speciali che viaggerebbero attraverso dei motori a induzione e dei compressori.

Musk è fondatore, amministratore delegato e CTO di SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation) l’azienda aerospaziale, con sede in California, USA. Quest’ultima si pone l’obiettivo di creare tecnologie più accessibili per i viaggi spaziali e, in particolare, mandare l’uomo su Marte.

Elon Musk e un sogno chiamato Marte

Poteva, uno “fuori dalla media” come Elon Musk non immaginare che il turismo del futuro fosse nello spazio, e non al mare e in montagna? E chi poteva essere se non lui a tentare di costruire i mezzi per arrivare sugli altri pianeti?

Sembrano sogni onirici, ma Musk è uno con i piedi saldamente impiantati in terra. Altrimenti non si giustificherebbe la sua attenzione, i suoi studi, sul miglioramento della vita della popolazione mondiale attraverso le energie innovative a basso impatto ambientale.

Tecnologia a misura d’uomo

Valorizzare per costruire, ripartire da un mondo a misura d’uomo e da una tecnologia che rispetta l’ambiente. L’innovazione di Musk in ogni suo settore è consapevolezza profonda di rischi e ricavi, con al centro di tutto non la mera macchina del futuro super veloce, ma l’uomo.

Oltre a SpaceX, Musk è presidente di SolarCity, azienda che mira all’abbattimento del riscaldamento globale attraverso l’uso di fonti di energia rinnovabile e sostenibile per ridurre il rischio di un’esistenza umana.

La visione di Elon Musk comprende anche la colonizzazione di Marte. L’imprenditore statunitense, infatti, ha rivelato che l’obiettivo di SpaceX è quello di rendere Marte una colonia della Terra.

“Penso che ci sia un forte motivo umanitario nel portare la vita su altri pianeti per salvaguardare l’esistenza dell’umanità in caso di catastrofe”, ha dichiarato Musk in un’intervista.

SpaceX ha già segnato alcuni punti fondamentali da quando è stata fondata, nel 2002. Ha lanciato, ad esempio, il primo razzo a propellente liquido finanziato da privati ad andare in orbita, il Falcon 1 nel 2008. Nel 2012 invece è stata la prima compagnia aerospaziale a lanciare un veicolo spaziale verso la ISS.

E la Tesla volò su Marte

Il 6 febbraio del 2018 SpaceX ha lanciato il Falcon Heavy, il suo nuovo vettore, e nel secondo stadio è stata lanciata una Tesla Roadster nello spazio in direzione di Marte, diventando così la prima automobile nella storia ad andare in orbita.

Parliamo della Tesla Roadster del 2008, che Musk ha deciso di lanciare nello spazio a febbraio dello scorso anno per celebrare il primo viaggio del suo Falcon Heavy.

Si tratta del razzo riutilizzabile di SpaceX progettato per trasportare equipaggi umani al di fuori della bassa orbita terrestre (più lontano, insomma, della Stazione spaziale internazionale).

Per l’occasione, l’automobile elettrica della Tesla è stata trasformata in un’autentica arca, che custodisce un tesoretto di riferimenti alla cultura pop del nostro secolo.

Tutto questo è stato pensato in vista di un eventuale incontro ravvicinato con qualche specie aliena intelligente nel corso dei milioni di anni in cui continuerà ad orbitare attorno alla nostra stella.

Un manichino tra le stelle

Alla guida c’è un manichino vestito con una tuta spaziale di Space X, nello stereo (ormai scarico da molto tempo visto che la batteria dell’auto era progettata per durare non più di 12 ore) Space Oddity di David Bowie ripetuta a loop, nel cruscotto una copia cartacea della Guida galattica per autostoppisti di Douglas, nel portabagagli una digitale della Trilogia della Fondazione di Asimov. E infine un messaggio inciso tra i circuiti del veicolo “Made on Earth by humans” (“Prodotta sulla Terra da esseri umani”).

Come ci informa il sito https://www.whereisroadster.com/, che traccia minuto per minuto il tragitto dell’automobile nello Spazio, la Roadster di Musk ha percorso oltre un miliardo e 231 milioni di chilometri nei 550 giorni trascorsi dal lancio.

Abbastanza per percorrere 33 volte ogni singola strada presente sul nostro pianeta, e circa 21mila volte oltre delle 36mila miglia previste dalla garanzia della Tesla.

Quel che è certo è che i timori iniziali di un possibile impatto con Marte (con il conseguente rischio di contaminazione biologica del pianeta) si sono rivelati infondati. Nel suo primo giro attorno al Sole ha infatti superato indenne il pianeta rosso, e ora si trova a circa 147milioni di chilometri di distanza, dirigendosi nuovamente nella sua direzione a più di 40mila chilometri all’ora.

Da diverso tempo però manca anche una conferma visiva delle condizioni della macchina. Un problema a cui però Musk promette di porre rimedio nei prossimi anni. In un tweet infatti il patron di SpaceX ha lasciato intendere che in futuro la sua compagnia potrebbe decidere di lanciare una missione per raggiungere, e fotografare, la Roadster al prossimo passaggio ravvicinato con il nostro pianeta, in modo da verificare le condizioni del veicolo e del suo pilota.

Fin dal primo giorno, l’obiettivo di SpaceX è stato quello di sviluppare un’architettura per il trasporto interplanetario di massa completamente riutilizzabile.

Lo sviluppo di tale architettura, chiamata inizialmente BFR, è iniziato internamente nel 2014, presentato pubblicamente all’International Astronautical Congress del 2016.

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Elon Musk e i suoi 300 miliardi dollari: nessuno come lui

Attualmente l’archittettura è in sviluppo, con diversi prototipi di base già all’attivo, sotto il nome di Starship, presso Boca Chica TX. Si tratta del ito dove SpaceX sta costruendo a tempi record (secondo gli standard dell’industria) le infrastrutture necessarie per produrre, testare e lanciare il veicolo.

Non solo sogni ma numeri, eccoli. La fortuna di Musk si è attestata, secondo l’autorevole rivista Forbes, a 315 miliardi di dollari. Pensate davvero che sia finita qui?

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