Contributo a fondo perduto: online i moduli previsti dal Decreto Sostegni

La crisi economica in Italia è molto complicata da gestire con il Decreto Sostegni che ha il compito di dar nuova ‘linfa vitale’.

contributo a fondo perduto (web source) (1)
contributo a fondo perduto (web source)

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni. Si tratta di una procedura che consente di presentare le domande dal 30 marzo al 28 maggio. Queste devono essere inviate all’Agenzia sui canali telematici e sulla piattaforma web predisposta da Sogei.

Un provvedimento attuativo del decreto. Questo firmato dal direttore delle Entrate Maria Ruffini, dove sono state rese note anche le stesse istruzioni per le domande da presentare.

Come farne domanda

agenzia entrate (web source)
agenzia entrate (web source)

Un contributo che arriverà direttamente sul conto corrente. I requisiti invece per accedere al sostegno sono in questo caso due: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori ai 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi nei confronti del 2019 con almeno il 30%.

La stessa Agenzia ha poi deciso di redarre una nuova guida che ha il compito di spiegare i dettagli della misura in atto nel Decreto Sostegni. Dai soggetti interessati alla modalità per lo stesso calcolo del contributo, includendo poi anche le indicazioni per richiedere il contributo economico.

La domanda per bonus a fondo perduto potrà essere presentata unicamente online. L’Agenzia per ogni domanda perverrà alle verifiche di rito e rilascerà delle ricevuto a chiunque abbia trasmesso la domanda.

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Andiamo ad analizzare il sostegno stanziato

contributo a fondo perduto
contributo a fondo perduto

Se dovesse esserci esito positivo alla domanda, le Entrate comunicheranno il pagamento nell’apposito area dedicata. Il contributo spetta ai soggetti che sono esercenti di attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva, residenti o stabili nel territorio dello Stato che abbia conseguito un ammontare di ricavi non oltre ai 10 milioni di euro. Lo stesso contributo spetta anche agli enti non commerciali.

Sono invece esclusi i soggetti la cui attività risulti cessata al 23 marzo o abbiano attivato la partita Iva solo successivamente. Per quanto riguarda invece il sostegno economico, l’ammonta è determinato applicando una percentuale alla differenza tra il medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi 2019.

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