Imprenditoria femminile: i dati del 2020 sono drammatici

Tempo di Covid, tempo di crisi: in Italia l’anno appena trascorso ha portato con sé una situazione economica drammatica, soprattutto sul fronte femminile.

imprenditoria femminile (web source)
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Il Coronavirus ha messo in seria difficoltà gli italiani lo scorso anno con i dati che hanno fotografato una situazione difficile su tutto il fronte per l’intero 2020. Nelle indagini condotte dall’Ufficio Studi Confesercenti, in occasione della Festa della Donna, sono emerse delle statistiche davvero preoccupanti sotto il profilo dell’imprenditoria femminile.

Si è infatti registrata la prima battuta d’arresto, dopo sei anni vissuti sempre in positivo per le donne nel mondo dell’imprenditoria. La perdita di cui andremo a discutere arriva a chiusura di una crescita totale che ha avuto la propria partenza nel 2014.

Cosa è accaduto in Italia nello scorso anno

imprenditoria femminile (web source)
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Lo studio di cui parliamo ci permette di registrare un calo dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di ben 4mila attività commerciali in meno rispetto ai dodici mesi precedenti. A complicare i piani di chi si cimenta nell’imprenditoria ci ha pensato senza alcun dubbio la pandemia con l’espandersi del contagio da Coronavirus.

“La pandemia ha inferto una battuta d’arresto a tutto il Paese, cui l’imprenditoria femminile non poteva sfuggire”: così ha spiegato il calo la Responsabile nazionale di Impresa Donna Anna Maria Crispino che ha continuato affermando: “Nonostante la sua natura resiliente, la crisi ha colpito anche noi.

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I dati e la crisi incombente che può continuare anche nel 2021

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Per quanto riguarda i dati di fine 2020 le elaborazioni permettono di far emergere che la gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus ha portato una battuta di arresto soprattutto sulle imprenditrici giovani. Ad avere la situazione al momento più problematica sono in particolar modo le Regioni del centro Italia le quali vedono ridurre la partecipazione del pubblico femminile nel mondo dell’impresa nella penisola.

“Anche perché le difficoltà poste da lockdown e restrizioni nella dimensione familiare si sono scaricate principalmente sulle donne. Bisogna fare di più ripensando gli strumenti di sostegno e creandone di nuovi”: ha chiuso così la discussione Anna Maria Crispino nell’analizzare la panoramica attuale. Con la speranza, nella penisola, che si possa avere una ripresa economica anche della stessa imprenditoria femminile.

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