Perché le stablecoin stanno prendendo sempre più piede?

Un controverso tipo di criptovaluta sta guadagnando popolarità tra alcuni piccoli commercianti che operano all’ombra del commercio tradizionale. Aziende che importano ed esportano beni in Asia e in Europa, i quali vanno dai prodotti per bambini ai mobili, stanno utilizzando le cosiddette “stablecoin”.

Le transazioni hanno raggiunto già la consistente cifra di 10 milioni di dollari al giorno presso QCP Capital, con sede a Singapore, che si rivolge a fornitori e venditori. Secondo B2BinPay, fornitore di servizi di pagamento, le transazioni rappresentano già milioni di dollari al mese e aumentano ogni giorno.

Le stablecoin consentono di regolare alcune transazioni più rapidamente rispetto al sistema bancario tradizionale, a cui molte aziende non hanno ancora accesso. Inoltre, possiedono una peculiarità importante: non sono sottoposte a controlli e supervisione da parte delle autorità centrali. Il loro utilizzo è in rapida crescita, con paesi come la Cina che stanno studiando l’emissione della propria criptovaluta.

Bitcoin, la più grande criptovaluta al mondo, venne creata per consentire alle persone di effettuare transazioni senza il coinvolgimento delle banche tradizionali sottoposte al controllo governativo. La valuta, però, è altamente volatile, motivo per cui le stablecoin, i cui valori sono solitamente collegati ad attività sottostanti, hanno preso piede negli ultimi due anni.

Tether è una delle criptovalute più controverse, con i fondatori coinvolti in una causa sulle riserve con lo stato di New York. È stato anche accusata di manipolare il mercato. Nonostante ciò, Tether è la moneta in più rapida crescita per quanto riguarda l’utilizzo.

In altre nazioni, come l’Indonesia, le aziende spesso preferiscono le stablecoin più regolamentate, come la moneta da un dollaro, che sono emesse da istituzioni finanziarie regolamentate dagli Stati Uniti e controllate ogni mese.

In conclusione, le stablecoin si adattano perfettamente ai modelli di business che coinvolgono trasferimenti tra giurisdizioni, in aree in cui il settore finanziario potrebbe non essere affidabile o semplicemente inefficiente.

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