Iran al lavoro su una criptovaluta per le nazioni musulmane: è l’alternativa al dollaro USA

Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha proposto di creare una criptovaluta da utilizzare negli scambi tra i Paesi musulmani in alternativa al dollaro USA.

Tale proposta è stata avanzato da Rouhani durante un summit in Malesia giovedì, come riportato da varie testate giornalistiche mediorientali. Rouhani ritiene che il mondo musulmano dovrebbe necessariamente progettare misure cautelative “per salvarsi dal dominio del dollaro statunitense e dal regime finanziario americano”.

Dal 1979, gli Stati Uniti hanno imposto diverse sanzioni economiche, commerciali, scientifiche e militari contro l’Iran. Rouhani ha affermato che gli Stati Uniti hanno usato le sanzioni economiche come “principali strumenti per dominare l’egemonia e il bullismo” di altre nazioni.

Al vertice erano presenti anche i leader di Turchia, Qatar e Malesia. Il primo ministro della Malesia, Mahathir Bin Mohamad, ha concordato con la proposta di Rouhani, affermando: “A volte sembra che, quando utilizziamo il dollaro americano, ci sono sanzioni che possono frenare lo sviluppo economico. Potremmo invece usare le nostre valute o avere una valuta comune”.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, d’altra parte, ha affermato che i Paesi musulmani dovrebbero concentrarsi sul finanziamento islamico. Ha anche suggerito di creare un gruppo di lavoro per definire i dettagli.

Il mese scorso, BRICS, gruppo di cinque grandi nazioni emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) aveva anche proposto di creare una criptovaluta per regolare le transazioni di pagamento tra i Paesi. Kirill Dmitriev, CEO del Russian Direct Investment Fund, ha dichiarato che la quota del dollaro USA negli insediamenti del commercio estero è scesa dal 92% al 50% negli ultimi cinque anni.

Impostazioni privacy