Prima di Libra, la Cina aveva già pensato ad una moneta virtuale governativa

Prima che Facebook lanciasse Libra con l’intento di sostituire i soldi con una valuta digitale, la Cina stava lavorando già verso questa direzione.

Ciò che emerge è un sistema molto diverso da Bitcoin e altre criptovalute. Inoltre, una moneta elettronica che viene emessa direttamente da uno Stato aiuterebbe il governo cinese a conoscere a fondo il modo in cui i cittadini spendono i propri soldi, con l’ottica finale di combattere il crimine e gestire meglio l’economia. Però, in tutto questo sorge in problema della violazione della privacy.

Tornando a Libra di Facebook, lo scetticismo e le preoccupazioni da parte di alcuni governi continuano a diffondersi. La Federal Reserve è seriamente preoccupata, mentre alcuni funzionari europei hanno minacciato di bloccarne la diffusione nel continente.

In Cina, dove Facebook è bloccato all’interno dei confini, Libra è stata invece accolta come potenziale avvio di un nuovo sistema finanziario mondiale, il quale sarebbe in grado di abbattere l’autorità tradizionale da parte di governi e banche centrali.

Mu Changchun, alto funzionario della Banca Centrale cinese, ha dichiarato: “Una volta che Libra verrà accettata globalmente e diventerà uno strumento di pagamento molto utilizzato, è possibile che diventerà una moneta globale sovrana. Ecco perché per noi è fondamentale proteggere la nostra sovranità monetaria”.

L’idea di creare una valuta virtuale gestita dal governo centrale non è sicuramente nuova. Le banche centrali del Regno Unito, del Canada e di Singapore hanno già sperimentato alcune modalità con cui introdurre monete digitali nel sistema finanziario.

Anche se la Cina ha limitato l’utilizzo di Bitcoin e altre criptovalute all’interno del Paese, la Banca Centrale avvio un gruppo di ricerca su di esse nel 2014 e nel 2016. In quegli anni Zhou Xiaochuan, governatore della Banca Centrale, pensò seriamente all’idea di una moneta digitale. Però nel 2017, quando il valore di Bitcoin era salito alle stelle, la Cina chiuse gli scambi di criptovaluta e represse la raccolta fondi attraverso monete virtuali.

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